Eccoci al secondo appuntamento con il Marketing Sociale Conservativo (che, lo ricordiamo, è quella forma di Marketing che conserva i rapporti sociali all’interno di un nucleo familiare o di un gruppo di amici, nonostante la palese inutilità del regalo che ci si attinge a fare).
Per chi si fosse perso la prima puntata, è possibile recuperarla cliccando qui.
Nel primo capitolo di questa miniguida natalizia abbiamo esaminato le fasi di preparazione del regalo “pacco” (inteso come regalo inutile, una di quelle cianfrusaglie comprate all’ultimo minuto pur di non presentarsi a mani vuote il giorno di Natale davanti a un parente o un amico), analizzando la scelta del packaging e l’utilizzo sapiente del Chiudipacco.
Oggi vogliamo approfondire la fase di consegna del regalo vero e proprio, quello confezionato con tanta cura e con tanto amore, per camuffare un contenuto talmente ridicolo da far passare per “un bel regalo” persino uno scaldasonno tascabile con teiera incorporata.
Il regalo è pronto sotto l’albero, accompagnato dal nostro provvidenziale Chiudipacco (in fondo a questa pagina, il link per scaricare altri 3 Chiudipacco). Adesso, si tratta solo di consegnarlo al destinatario e verificare l’effetto della nostra strategia. Portatevi nei pressi dell’albero di Natale ostentando sicurezza e pieno controllo della situazione, ma senza trascendere nella spavalderia. Siamo pur sempre a Natale.
Afferrate il regalo incriminato e dirigetevi con passo lento e cadenzato verso la “vittima” prescelta, ponetevi davanti a lui/lei e porgete il regalo con un gesto solenne, avendo cura di usare entrambe le mani. Non sbrigate la faccenda velocemente: dovete trasmettere sicurezza e la sensazione di avere tra le mani un regalone, sentore avvalorato dalla qualità del packaging.
L’obiettivo è quello di sortire l’effetto “wow”. Dopo aver esaminato la cura della confezione a la raffinatezza dei nastri, l’attenzione del destinatario si focalizzerà sul nostro Chiudipacco. A questo punto, siete liberi di scegliere fra le nostre proposte del giorno, con frasi del tipo “lo ammetto: più che un regalo, è un Pacco”, oppure “non eri tu che dicevi che basta il pensiero?”, o ancora “non è un regalo green, ma lo puoi riciclare”.
L’effetto wow si mescolerà a questo punto a un’effetto di spiazzamento, con il subentro del primo campanello di allarme a livello inconscio che inizierà a squillare nella mente della “vittima” del regalo. Ma non importa: il turbine di emozioni creato sarà troppo grande perchè la persona in questione possa realizzare, una volta scartato il regalo, quanto realmente inutile e di cattivo gusto possa essere il vostro scaldasonno tascabile. O le mutante pelose. O il levasemi da anguria.
Al massimo, la persona in questione realizzerà l’inutilità del regalo il giorno di Santo Stefano, quando però sarà a distanza di sicurezza e incapace di sommergervi di insulti. A questo punto, inspiegabilmente la “vittima” del vostro regalo vi ringrazierà osannando l’originalità del pensiero: avrete così salvato le apparenze per l’intera giornata di Natale e trasformato un regalo da cestino in un oggetto esclusivo, misterioso e dal grande potenziale (ancora tutto da capire).
Ecco, in esclusiva, il link per scaricare il secondo kit dei Chiudipacco, pronti da stampare e applicare sui vostri regali:
SCARICA IL KIT DEI CHIUDIPACCO.
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